Capitani Coraggiosi


L'ossservatore (svizzera) • 20 febbraio 2022

Ha dovuto essere rimandato per ben due stagioni di Senza confini, ma ce l’ha fatta a salire sul palco del Teatro Foce oggi pomeriggio in una sala da tempo mai vista così piena, esaurita da famigliole tutte allegramente felici di essersi liberate da mascherine e pass. BAM!BAM Teatro con la sua produzione tratta da un mito della letteratura per l’infanzia, Capitani coraggiosi di Kipling (e sarebbe un peccato se non lo fosse ancora) ha trascinato la platea, richiamando la partecipazione attiva dei bambini che commentavano
live soprattutto le scenette comiche. Due soli attori nel ruolo di narratori ma anche interpreti dei personaggi principali con scambio reciproco, e anche di alcune figure della “ciurma” a moltiplicazione di voci da sembrare tanti… Un parte non irrilevante l’ha gioca l’ingegnosa scenografia di Gino Copelli, con al centro una struttura a semicerchio che fa all’inizio la parte della grande nave sulla quale viaggia il ragazzo viziato, abituato ad ottenere tutto e a pensare che il genitore possieda il mondo, quel padre che non gli ha mai dato uno schiaffo ma nemmeno una carezza. Rovesciandola, diventa una mezzaluna dondolante che, munita di vela e barili, si trasforma nella goletta di Manuel, il pescatore che salva dall’annegamento Harvey. Una storia epica di formazione e iniziazione; il duetto si cimenta in battibecchi, mentre accade di tutto, tempesta e naufragi, i velari scendono a simulare la cortina della nebbia, la pesca miracolosa, il salto di bottiglie come merluzzi, la guardia notturna pensando che magari è lo stesso se dormono sognando di
stare svegli, i qui pro quo linguistici, la guerra dei pescherecci, con tanti effetti speciali, barchette e balena compresa. Harvey impara che cosa sono il lavoro e il denaro guadagnato, ma soprattutto cosa significa affetto, amicizia, rispetto per l’altro, prima che ognuno vada incontro al proprio destino. Perché il sentimento comprende la risata ma anche la malinconia. Harvey ha capito anche cos’è la morte e cosa significa perdere un “fratello” ma l’insegnamento di Manuel gli resterà per la vita. Bravi gli attori, intercambiabili, dentro e
fuori dalla storia che dal sogno passa al racconto e dal racconto all’azione viva, Lorenzo Bassotto (che firma la regia anche) e Roberto Maria Macchi, abili tra gag clownesche e momenti di più calma intimità a riprova che il teatro è un gioco estremamente serio. Il libro
è un’altra cosa, però il senso di base viene trasmesso nella sua immediatezza anche dalla rappresentazione che ha alcuni anni ed è stata insignita di diversi riconoscimenti. Manuela Camponovo


Eolo. Rivista On-line di Teatro per Ragazzi • 16 maggio 2016

Ben realizzata ci è parsa la resa sul palcoscenico del famoso romanzo di Rudyard Kipling “ Capitani coraggiosi”, reso anche celebre dal film di Victor Fleming, con un indimenticabile Spencer Tracy, dovuta a una coproduzione BAM!BAM! teatro e Fondazione Musicale Santa Cecilia con in scena Roberto Maria Macchi e Lorenzo Bassotto che ne ha curato anche la bella drammaturgia.
La storia è veramente un "romanzo di formazione" che vede al suo centro Harvey, ragazzino viziato, abituato ad essere servito ed esaudito in ogni suo desiderio che per destino cade in mare e viene raccolto da un pescatore di merluzzi, un portoghese di nome Manuel, che volente e nolente, dovrà seguire per un anno nel suo non facile mestiere. Dopo un breve periodo di rivolta, il ragazzo capisce che per mangiare deve lavorare e quindi si avvicina piano tra stenti e fatiche a diventare provetto pescatore. Ed infatti Harvey, ragazzo scaltro e molto sveglio, impara presto a muoversi sulla barca e tra varie avventure, tra cui la meravigliosa vista delle balene, diventare un ragazzo consapevole. Sembra che tutto sia perfetto ma mentre stanno tornando a casa, durante un incidente muore Manuel diventato per lui in poco tempo una sorta di secondo padre. Il ragazzo tornato sulla terra e abbracciato il padre che ora incominceà ad apprezzare e amare, capisce cosa sia la vita e quanto sia duro e importante conquistarsela ogni giorno, con il lavoro e la condivisione.
Roberto Maria Macchi e Lorenzo Bassotto su una drammaturgia ben calibrata, scambiandosi le parti tra narrazione ed interpretazione, aiutati da una scenografia ideata da Gino Copelli che all'occorrenza diventa porto, peschereccio, tolda in balia delle onde e da effetti speciali di semplice e coinvolgente divertimento, riescono a ricreare tutte le atmosfere presenti nella storia, proponendo ai ragazzi uno spettacolo nel quale riflettere sull'importanza dell'amicizia e sul valore di ogni esperienza, tesa a comporre le linee fondamentali di ogni essere umano. Mario Bianchi


L'Arena • 16 luglio 2016

«Per esser riusciti a trasporre efficacemente sul palco l'omonimo romanzo di formazione dello scrittore Rudyard Kipling, per aver fatto riflettere i ragazzi sull'importanza dell'amicizia e il valore dell'esperienza ai fini della crescita personale, per aver creato una scenografia duttile e di grande impatto visivo». Questa la motivazione con cui il Festival Internazionale di Teatro per Ragazzi - Nuove figure, del Teatro Otello Sarzi di Porto Sant'Elpidio ha premiato lo spettacolo Capitani Coraggiosi co-prodotto da Bam!Bam!Teatro e Fondazione Musicale S. Cecilia - Teatro Comunale Luigi Russolo di Portogruaro.
Premio prestigioso e importante quello che Bam!Bam!Teatro ha ricevuto da una giuria di professionisti del teatro per ragazzi a livello internazionale (critici teatrali, organizzatori, direttori artistici di strutture teatrali italiane e attori).
Lo spettacolo, con in scena i due attori Lorenzo Bassotto e Roberto Maria Macchi, è il percorso che un ragazzino fa alla ricerca di se stesso e alla scoperta del mondo e dell'importanza dell'amicizia.
Applaudito in città e nel Veronese lo scorso anno, è in tournée anche il prossimo. Non nuovo a riconoscimenti e premi, Capitani coraggiosi è anche tra i quattro finalisti al premio In Box-Verde, su una selezione di 120 produzioni per ragazzi di tutta Italia e sarà in gara alla prossima edizione del Festival Nazionale del Teatro per i Ragazzi di Padova, il più antico del settore.
Intanto il premio Sant'Elpidio è un viatico importante per una compagnia come Bam!Bam! Teatro nata a Verona due anni fa. I professionisti che ne fanno parte intendono il teatro come «il teatro in senso civico, ovvero di rispondere ai bisogni culturali e artistici dei propri destinatari in primis bambini, ragazzi e famiglie».
Simone Azzoni

using allyou.net