LORENZO BASSOTTO

Per il gioco d'attore con cui è stato portato in scena il celebre romanzo di Louis Pergaud, evocando tra verità e finzione personaggi e situazioni

L’abbiamo scelto per la capacità di riportare gli anziani a giocare coi ricordi, con le persone e la vita. In un mondo in cui la morte e il fine vita sono tabù che limitano profondamente la nostra consapevolezza, “Cent’anni di vita” riapre una finestra di umanità. Il progetto fotografico di quarant’anni fa non è solo il pretesto per dare inizio alla ricerca, ma diventa materia pulsante nel montaggio del film, mettendo in luce transizioni intime e della collettività.

Per esser riusciti a trasporre efficacemente sul palco l'omonimo romanzo di formazione dello scrittore Rudyard Kipling, per aver fatto riflettere i ragazzi sull'importanza dell'amicizia e il valore dell'esperienza ai fini della crescita personale, per aver creato una scenografia duttile e di grande impatto visivo.

In occasione della sesta Giornata Mondiale della Commedia dell'Arte sono stato chiamato a seguire come insegnante esperto tre Istituti Superiori del Veneto. In questa occasione è stato pensato un laboratorio beve ed intenso per far conoscere e praticare agli studenti questa forma di teatro fondamentale per la nascita del teatro moderno Europeo e della professione dell'attore. I tre Istituti assegnati erano l'Istituto G.B.Ferrari di Este, il Liceo Scientifico Galileo Galilei di Selvazzano Dentro (PD) e ll Liceo Scientifico Angelo Messedaglia di Verona. Alla fine del laboratorio tutte le dieci scuole coinvolte nel progetto si sono esibite al Teatro Verdi di Padova in un contest a premi. Tra i premi in palio l'Istituto Ferrari di Este ha vinto il premio speciale alla tradizione, ovvero il premio del pubblico.