FUORI REPERTORIO
Mi chiamo Anne Frank
Una produzione Fondazione Aida
di Lorenzo Bassotto dal libro di Frediano Sessi "Il mio nome è Anne Frank"
con Lorenzo Bassotto
consulenza di Frediano Sessi
musiche dal vivo di Niccolò Bollettini e Olmo Chittò
illustrazioni di Mauro Marchesi
scene di Gino Copelli e Guglielmo Avesani
multimedia di Pietro Peruz
tecnico audio/luci: Roberto Macchi/Simone Meneghelli
regia di Lorenzo Bassotto
Per il tredicesimo compleanno Anna riceve in regalo un quaderno, che diventa il suo diario di adolescente, diretto a Kitty, un’amica immaginaria cui confidare i suoi pensieri. Ben presto la vita di Anna subisce un mutamento radicale: l’occupazione tedesca dell’Olanda e le persecuzioni convincono la famiglia di Anna a diventare clandestini, nascondendosi in un alloggio segreto. Da questo momento il diario diventa il racconto della vita nell’alloggio segreto e delle sue difficoltà quotidiane: dai lavori comuni come pelare le patate, ai turni per il bagno, ai lunghi pomeriggi di studio, con tutte le tensioni che derivano dall’affollamento di molte persone in locali piccoli e dalla tensione dovuta alla continua paura di essere scoperti o di venire traditi.
Il diario per Anna rappresenta l’unica possibilità di esprimersi, di raccontare le proprie esperienze e i propri pensieri di adolescente che sta vivendo i primi amori, le incomprensioni con il padre e il distacco dalla madre, il rapporto poco confidenziale con la sorella maggiore.
Anna viene arrestata il 4 agosto 1944 e viene deportata prima nel campo di concentramento di Auschwitz e poi di Bergen-Belsen.
Il Diario di Anna Frank è stato inserito nel Registro della Memoria del Mondo, creato nel 1997 dall’Unesco per raccogliere e proteggere dall’oblio quei documenti di interesse universale che fanno parte della memoria del mondo, riflettendo le diversità di popoli e culture. Questa la motivazione con cui l’Unesco ha dichiarato il Diario di Anna Frank patrimonio dell’umanità: “Il Diario di Anna Frank racconta la vita quotidiana in Olanda durante la Seconda guerra mondiale attraverso gli occhi di una ragazza adolescente e mostra l’impatto che ebbe l’occupazione nazista.
Il Diario di Anna descrive la sua vita nei due anni in cui lei, la sua famiglia e altre quattro persone, tutti ebrei, hanno vissuto nascondendosi dalla persecuzione nazista, prima di essere traditi e deportati. Il suo Diario è uno dei dieci libri più letti al mondo.”
Nel racconto scenico scopriremo la vera storia di Anna, quello che viveva e provava durante la clandestinità, durante il suo viaggio verso il campo di concentramento di Auschwitz e negli ultimi giorni della sua vita.
Attraverso lo studio di documenti originali e studi svolti in tutti questi anni la figura di Anna si svelerà agli occhi dei ragazzi. La storia di questa ragazza, della sua capacità di tradurre in parole molto più mature di lei gli avvenimenti che stavano travolgendo il suo mondo.
La sua scrittura e il suo coraggio.
Lorenzo Bassotto
RECENSIONI • PRESS
www.fondazioneaida.it