Schoenberg. Un violino per Arnold

Radio Popolare • 23 luglio 2016

Venerdì 22 luglio, l'appuntamento, nel chiostro del Conservatorio Dell'Abaco di Verona, è stato con Arnold Schoenberg, una delle figure musicali più originali del XX secolo, l'inventore della dodecafonia.
Dopo lo spettacolo Diario di un mammifero: Satie, dedicato al genio musicale Erik Satie, Bam! Bam! Teatro (vincitore del premio internazionale Otello Sarzi 2016) mette in scena un nuovo lavoro drammaturgico dedicato ad un innovatore in campo musicale: Arnold Schoenberg.
Schoenberg. Un violino per Arnold è uno spettacolo di musica e teatro, nato dalla collaborazione fra il Conservatorio e la compagnia Bam! Bam! Teatro.
Coinvolgendo studenti meritevoli del Conservatorio, il testo scritto da Andrea de Manincor e interpretato da Lorenzo Bassotto ha per protagonista il violino di Schoenberg (nello spettacolo Diario di un mammifero era il fantasma di Satie stesso a raccontare il grande compositore e pianista francese, con le sue stravaganze). Un dialogo fra voce umana e voce dello strumento, una narrazione che coinvolge tutto l'arco della vita di Arnold Schoenberg: le vicende personali, l'acquisto del primo violino, il trasferimento a Berlino, la carriera artistica minacciata dal nazismo, le grandi invenzioni nel linguaggio musicale, l'impegno nella formazione di giovani musicisti.
L'incontro, il mese scorso, con Nuria Schoenberg, figlia del compositore, ha permesso a de Manincor e Bassotto di conoscere meglio l'uomo straordinario che è stato Arnold Schoenberg, che amava talmente tanto quello che faceva da essergli necessario trasmetterlo.
“La cultura”, dice de Manincor presentando lo spettacolo, “è un tesoro, un valore da trasmettere per un mondo migliore”.
L'attore (Lorenzo Bassotto) sale sul palco e diventa strumento: “all'inizio ero un violino qualunque”. Musicista e violino si alternano, la voce cambia, costruisce parole e suoni, armonia e disarmonia si compongono. Con la voce si fondono le musiche di Schoenberg, eseguite dal vivo da Irene Benciolini al violino e Gianmarco Scalici alla viola.
Le luci si abbassano: “Nessuno di noi sarà mai un violino qualunque”. Roberta Camerlengo

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